Carpenteria metallica, intervista a Franco Bonato.

Carpenteria Metallica, presente, passato e futuro dell’eccellenza.

Intervista con Franco Bonato, un uomo dedicato al mondo della carpenteria metallica.

Chiacchierare con il Sig. Franco ti mette di buon umore.

Una visione chiara, la sua, fatta di tanta passione per il lavoro, una profonda conoscenza del settore della carpenteria metallica e della lavorazione del metallo in genere e lo spirito di chi si è fatto da solo ed è arrivato grazie a una capacità quasi visionaria con il supporto dell’altra metà dell’azienda, il Sig. Danese, di cui Franco ha grande stima. Ecco quello che ci ha raccontato, accompagnato dal figlio Simone, in una bella chiacchierata di un sabato mattina.

Parleremo d’inizi, motivazione e una grande volontà di emergere e far bene il proprio lavoro.

D: Qual è stata la motivazione che ha spinto lei e il suo socio a fondare Tecnolam 31 anni fa e perché proprio questo settore? E come è diventata leader di mercato nella carpenteria metallica in Italia?

R: Tecnolam l’abbiamo fondata nei primi mesi del 1992, avevo conosciuto Danese all’età di 22 anni e abbiamo lavorato assieme per qualche anno, poi lui ha cambiato azienda. Ma io ho sempre avuto la voglia di mettermi in proprio, fin da ragazzino, allora me lo sono andato a cercare perché non c’era nessuno che conoscesse meglio di lui le tecniche di lavorazione della lamiera. Siamo partiti in un piccolo capannone di 350 mq ma con una grande passione e la volontà di metterci il lavoro che serviva. Il mio sogno era quello di diventare una “sartoria industriale”, e questo abbiamo fatto. Perché è quello che siamo, una carpenteria metallica “su misura”.
Anche se riusciamo a essere competitivi sui grandi numeri, una grande parte della nostra attività è sviluppata tutt’ora su commessa dove affianchiamo il cliente in tutte le fasi del lavoro, dallo sviluppo del progetto fino alla realizzazione del prodotto finito e imballato.

D: Quali sono state le sfide più grandi che ha affrontato nel corso degli anni e come le ha superate?

R: Impossibile contare tutte le sfide che si sono presentate, il mestiere dell’imprenditore è una lunga sequenza di sfide da superare, che si susseguono l’una all’altra. Pensi che noi siamo partiti in salita addirittura, i primi anni sono stai anni di crisi e grande difficoltà per chi come noi, apriva una nuova attività con importanti investimenti.
Ma se devo elencarne una, che rimane una sfida in parte ancora da superare, allora quella è la sfida della manodopera, che è difficile trovare e da formare oggi com’era difficile anni fa. Individuare le attitudini di ognuno e farle collimare con le necessità aziendali, formando le persone e facendole crescere professionalmente. Questo è quello che facevamo allora e che continuiamo a fare, ma c’è bisogno di persone che ci mettano la volontà e la voglia di costruire un rapporto con l’azienda, e soprattutto con i colleghi, ritengo che la stretta collaborazione condita con un buon dialogo lavorativo possa superare tutte le difficoltà che si presentano.

D: Quali sono le sue prospettive future per l’azienda e come vede l’evoluzione del settore delle lavorazioni di carpenteria metallica? C’è qualche competitor che teme particolarmente?

R: Il futuro della carpenteria metallica e delle lavorazioni meccaniche secondo me riserva della grandi possibilità, di posto ce n’è per tutti. Vedremo sempre più lavorazioni robotizzate e diventerà però importante la capacità di gestire e pianificare la programmazione delle macchine anche per i piccoli lotti, ecco che sarà sempre più importante la formazione e le competenze umane. Nel nostro caso poi, dove una grossa componente del lavoro è costituita da lavorazioni sartoriali su commessa, le competenze e le capacità umane saranno sempre insostituibili. Il problema semmai sarà, come dicevo prima, la scarsità di capitale umano istruito e disponibile a portare avanti determinate mansioni.

Ecco perché l’estero non spaventa, la qualità del Made in Italy e le competenze, che sono una preziosa risorsa aziendale, saranno sempre una risorsa fondamentale per i progetti di spessore, quelli più complessi e di qualità. Anche nel settore della carpenteria metallica, come negli altri settori, possiamo fare tantissimi esempi con, quadri elettrici, impianti alimentari, macchine utensili, ecc.., se si tratta di piccoli gruppi per applicazioni su prodotti poco costosi uno lo compra forse anche in Cina ma se serve il prodotto importante, personalizzato magari in ambiti particolarmente delicati o su macchine speciali, allora il cliente sa che ha bisogno di un fornitore italiano.

D: Quali sono i suoi segreti per il successo e come gestisce la sua azienda per mantenere una posizione di leadership sul mercato? 

R: il successo arriva sempre da tanta dedizione e tanto lavoro ma soprattutto dal fatto di avere una visione chiara di dove si è e di dove e come si vuole arrivare. I concetti dell’industria 4.0 per esempio per me erano chiari già 20 anni fa, l’industrializzazione del processo, l’acquisizione di competenze per me sono sempre stati fondamentali. Pensi che abbiamo inserito in azienda il primo CAD 3D nel 1997, quando tantissimi nostri clienti non ne erano ancora in possesso. Oppure l’uso di un gestionale aziendale che permettesse di usufruire di dati e informazioni in tempo reale a disposizione per tutti, anche quello da noi è storia. È investendo in tecnologie e competenze che l’azienda progredisce, ecco, penso sia questo il segreto per avere successo e mantenere la leadership. Che si parli di carpenteria metallica o di qualsiasi altra impresa.

D: Quali sono i legami che l’azienda ha con il territorio?

R: Il territorio è una parte integrale dell’azienda, cerchiamo di dimostrare il rispetto soprattutto preservando l’ambiente circostante, investendo nelle tecnologie che ci permettono di tenere l’azienda a impatto 0 sul territorio, dal 2010 più di metà del nostro fabbisogno energetico è coperto da un grande impianto fotovoltaico installato sul tetto dell’azienda, siamo anche molto ligi nello smaltimento e in tutto quello che prevede un impatto ambientale.

D: Parlando di padri e figli, come affrontate il passaggio generazionale?

R: Beh, direi che lo affrontiamo alla veneta, prima di tutto facendo partire i nostri ragazzi dal basso e senza favoritismi, devono imparare a conoscere il lavoro in tutti i vari aspetti, ecco perché sono tutti qui in azienda e lavorano sodo. Poi naturalmente ci vuole il tempo di passare un po’alla volta le nostre competenze.

D: Quali sono i servizi più importanti che offre ai clienti e come si differenzia da altre aziende del settore, in pratica, perché un suo cliente dovrebbe scegliere la sua azienda? Cosa si sente di dare in più degli altri?

R: Di sicuro garantiamo la massima attenzione e la massima professionalità in tutto quello che facciamo dando la stessa attenzione a tutti gli ordini che arrivano.
Diciamo che, grazie all’alto livello di digitalizzazione dell’azienda e delle competenze che abbiamo acquisito nella progettazione e nello sviluppo di nuovi prodotti, siamo in grado di cucire il vestito addosso al cliente aiutandolo anche a migliorare le performance di prodotto o il risparmio per esempio. Poi la tracciabilità di tutti i materiali grazie alla digitalizzazione di tutti i reparti, magazzini in entrata e in uscita inclusi, sono una grande garanzia. 

Ma forse quello che possiamo dare più di tutto è l’orgoglio che mettiamo nel nostro lavoro, la ricerca della perfezione che poi ricade sul prodotto finito. Sarà per questo che in azienda abbiamo una retention molto alta, parlando di clienti ma anche di fornitori. Abbiamo clienti e fornitori storici che sono con noi dall’inizio, vuol dire che siamo affidabili e competitivi.

D: Quali sono le più importanti innovazioni che ha introdotto nei suoi processi produttivi e come ha integrato la tecnologia nella sua azienda? Ha una visione di azienda 4.0? 

R: Come dicevo prima, il concetto di azienda 4.0 per noi è un concetto che cerchiamo d’implementare anche da prima che diventasse di moda parlarne. L’integrazione con i modelli informatici di fabbrica, macchine CNC e l’automazione,  la tracciabilità, la ricerca d’interfacce macchina/utente semplici e immediate ma anche la formazione e la sicurezza del personale, sono concetti che Tecnolam cerca di applicare da sempre.

D: Come valuta la qualità del lavoro e come garantisce che i suoi prodotti soddisfino le esigenze dei clienti? 

R: parlando con i clienti e cercando di capire qual’è il loro grado di soddisfazione, fino a che punto siamo riusciti a rispondere alle loro esigenze ma, come dicevo, abbiamo clienti storici che sono anche grandi multinazionali dove la precisione e la puntualità sono fondamentali, è da li che capisci se stai lavorando bene.

D:  Quali sono i vostri piani futuri per l’espansione dell’azienda? Come la vede tra 20 anni?

R: Ovviamente di continuare sulla strada che abbiamo percorso fin’ora e di migliorare dove possibili i nostri standard già alti e magari affrontare con più determinazione i mercati esteri che vediamo importanti per la crescita aziendale. Naturalmente in tutto questo poi, l’obiettivo sarà quello di cedere il testimone e rendere autonoma la nuova generazione dirigenziale. 

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